| 
         
      La 
      fine della ballata 
        
      
      Sono nato in Pasquale Paoli 
      
      la via che conduce ai bagni 
      
      i bagni dell’Argelati 
      
      i lavandai dei panni. 
      
      Ho giocato sulla ringhiera 
      
      senza pretendere nulla 
      
      e sono diventato grande 
      
      fra tanta povera gente. 
      
      Un giorno mi è saltato in mente 
      
      di mettermi a studiare 
      
      e adesso prendo atto di 
      
      quel che ho guadagnato. 
      
      Non perché studiare 
      
      sia una brutta cosa, 
      
      tutt'altro, ma i padroni 
      
      capiscono meno di zero. 
      
      In un posto pieno di bugiardi 
      
      sono andato a lavorare 
      
      e a furia di dispetti 
      
      da lì mi hanno fatto scappare. 
      
      Ho girato di posto in posto 
      
      cercando un angolo sano 
      
      e invece di impostori 
      
      ho trovato gran ruffiani. 
      
      Ignorante come pochi 
      
      il figlio del mio padrone 
      
      tratta gli uomini con i piedi 
      
      e giù questi bocconi amari. 
      
      Ma attento a tirare la corda 
      
      attento con le umiliazioni 
      
      perchè se sccoppiamo 
      
      facciamo la rivoluzione. 
      
      Il senso della misura 
      
      va a sfogarsi 
      
      e io con il magone 
      
      finisco la ballata.  |