Attilio Boggiali (el poetta de Porta Magenta)

 

Profilo biografico Opere

 

Nasce nel 1908.

Amico e benvoluto dai "grandi" della sua epoca: Cazzetta, Antonini, Botturi e dai suoi concittadini che lo conoscevano, leggevano e acoltavano.
Dice di lui Botturi: "Il titolo di "poetta de Porta Magenta" è quanto mai appropriato perché è una valida conferma che non solo gli autori di provincia sono scrittori di «strapaese», ma anche quelli che vivono tra le mura di una città. Il rione cittadino è per noi che ci viviamo, il nostro paese; qui siamo nati, qui abbiamo fatto i primi passi e le prime esperienze, qui, un tempo, tutti si conoscevano, si stimavano e si aiutavano a vicenda.....Il suo bel rione, appunto Porta Magenta, che un tempo si chiamava Porta Vercellina, ha sovente ispirato Boggiali, innamorato della sua fetta di città della quale ha cantato i suoi monumenti artistici, i personaggi tipici, i piccoli fatterelli e financo i mezzi di locomozione come quell'autobus 60 sempre affollatissimo, o el gamba de legn, di indimenticabile memoria...." E ancora, relativamente alla sua poesia: .."I momenti di vera grazia nella poesia di Boggiali si ritrovano soprattutto quando egli trasforma la sua penna in un pennello e la carta in una tavolozza, creando da questo connubio versi meglio aderenti a quanto in quel momento è oggetto della sua poesia. Il suo lessico è sempre corretto e ligio alla più genuina espressione tramandataci da tre secoli, senza mai lasciarsi tentare da certe moderne contaminazioni che, con la scusa di rendere il nostro dialetto più comprensibile ai non milanesi, lo trasformano in un «patois» dove della lingua di Meneghino rimane ben poco.
E Antonini: "Boggiali esprime nelle sue opere un complesso, tutto ambrosiano, di sentimenti: l'amore per tutto ciò che è buono e bello, la tenerezza e la comprensione per il sentire, il patire e il soffrire del prossimo, la gioia nell'essere presente nei doni del creato......."
Nel volumetto "La festa del papà" il poeta dedica una raccolta di sonetti ai "Pater familias" che, all'epoca, erano meno ricordati delle mamme in quanto una loro festa non esisteva. E lo fa in sonetti perché questa è una forma di poetare ambita e amata dai poeti perché in quattordici versi (due quartine e due terzine) è possibile creare, elaborare, svolgere e concludere un argomento.
Naturalmente anche Boggiali si è affermato con le sue opere nei Concorsi che periodicamente si sono succeduti nella nostra città e fuori.

Opere

Poesia
1966 Cinquanta poesii in milanes  - Industrie Grafiche F.lli Azzimonti, Milano 1966
1972 Pussee de milla violitt - Tipografia Arcivescovile dell'Addolorata, Varese 1972
1974 Le quattro stagioni
1977 La festa del papà
1981 El poetta de Porta Magenta

Prosa
1974 Storia di madama zucca
1979 I parabol del Signor

1981 Le preghiere cantate in milanese

 

Scritti sull'Autore

 

POEMETTI

 

SONETTI

 

ALTRE LIRICHE
El gatt de la sciora Cettj
El poggiorin, e lee
I tò compleann
La mia crappa
Monegh o fraa
Ona stella per Valeria
On belee
Preghiere
Pussee de mila violitt
Veggia fotografia
Via Gaetano Boggiali