Mario Comolli

 

Profilo biografico Opere

Nasce a Milano il 15 agosto 1912 in via Montello 6, casa di ringhiera ubicata nel "Borgh di Scigolatt" (borgo degli ortolani), abitata da povera gente; i genitori erano del Varesotto. Ragioniere, è stato funzionario della  Soc. Lepetit. Appassionato lettore di classici, ma anche cultore del dialetto imparato in famiglia e parlato con gli amici del borgo.

Sposa Mariuccia e, purtroppo nel 1949 perde Giovanna, la sua amata seconda figlia.
Inizia a scrivere in dialetto solo in età matura, ma ciò non gli impedisce di partecipare a concorsi, vincere premi e conseguire segnalazioni.
La sua poesia parla di bellezze naturali, ma anche di storia e di problemi sociali, ispirati ad un ideale di giustizia terrena.

Diventa socio fondatore dell' Accademia del Dialetto Milanese nel 1978 e dello "Sciroeu di poetta", fondato in precedenza da Luigi Cazzetta, suo intimo amico.

Muore il 1° gennaio 1991 ed è sepolto nel cimitero di Stazzona di Villa di Tirano (Sondrio).

 

Il presente suo sonetto è la dimostrazione lampante della sua modestia e onestà d'intenti:

 

Come sont

 

Hoo mai pretes de vess on gran poetta,

per mì l'è assee vess denter in del mazz

de quei che scriven con la rima s'cetta

che la mett mai, chi legg, in imbarazz.

 

Mi scrivi nò i poesii con la ricetta

però i penser je passi in del sedazz,

cammini in terra senza fà el profetta

e onori el Porta maester e guidazz.

 

El mè «filosofà» l'è genuin,

me l 'ha insegnaa la vita dl per dì,

e lassi perd i citazion latin

 

boccon - de spess - pesant de digerì.

Voo a l'antiga ligaa a la tradizion

che la fa nass dal coeur l'ispirazion.

 

Opere e riconoscimenti

1976 Aria di Porta Volta  -  Editrice Arti Grafiche Lecchesi

1982 Milan e poeu pù !   -  Tipografia Bergamasca di E. Gambirasio

1986 Ona vos milanesa

 

1976 e 1977 menzioni al Premio Sant'Ambroeus

1986            Ambrogino d'oro

 

Scritti sull'Autore

 

Carlo Ravasio: "...il Comolli è un poeta del sentimento; tratta bene il verso e rispetta la grafia del milanese. Autore valido a rappresentare la poesia vernacola dei nostri giorni..."

 

Claudio Beretta: "...Comolli, carissima figura di poeta milanese, noto per la sua modestia ed il suo garbo, associati a sincera ispirazione, efficacia espressiva, serietà dell'impegno...scrisse sia in rima chiusa (sonetto), sia e specialmente in canzone libera. Seppe affrontare in modo sempre convincente temi scottanti d'attualità (i Lager, il Viet-Nam, la delinquenza violenta), ma anche temi intimistici, legati alla Sposa, alla Famiglia ed alla sua Porta Volta...Di animo sincero, non scevro da garbata arguzia, trattò con grande rispetto la poesia e con rigore le forme espressive di questa..."

 

Giacomo Ganza (insegnante in pensione), gia.gan@alice.it, Stazzona di Villa di Tirano (SO), scrive:

""Molto affezionato a questo nostro paese, Mario Comolli era regolarmente quassù ogni estate. Ma gli Stazzonesi non lo notavano nemmeno, tanto la sua presenza era discreta in quello che è il paese di origine della famiglia di suo genero. Per quanto ne so ha dedicato a Stazzona almeno una poesia in dialetto. ma certamente qui in questo minuscolo paese ha trovato motivi di ispirazione , per la sua vena poetica. Una proposta: se passate in Valtellina, non dimenticate Mario Comolli, che riposa qui nel nostro cimitero.

 

Non mancano certo quelli che lo ricordano: primi tra tutti Riccardo Borserini, la moglie di Riccardo e figlia di Mario Comolli: Silvia Comolli, i nipoti e tutti gli altri. Mario Comolli ha amato Stazzona, paese natale del suo consuocero Borserini. Ha amato questo vecchio paese. Qui, tra noi, è stato una presenza costante, affettuosa, attenta, ma discreta. Insomma ricordatevi, se lo ritenete opportuno, di lui qualche volta: è una persona che lo merita.""

Questa informazione mi è stata gentilmente trasmessa dal signor Fabrizio Comolli che non è parente del poeta meneghino Mario Comolli, ma che essendo titolare del sito http://www.comolli.it:80/com-fam.htm l’ha ricevuta a sua volta da Stazzona. (ndr)

 

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